Valutazione dell’idoneità all’utilizzazione agricola

Il 90 per cento degli alimenti proviene direttamente o indirettamente dal suolo. La capacità del suolo di produrre alimenti si misura in base alla sua fertilità, che deve essere garantita da un uso sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

In Svizzera la produzione alimentare e il suolo come risorsa sono però quantitativamente sotto pressione: il tasso di approvvigionamento in Svizzera è inferiore rispetto alla media europea e mondiale. La valutazione dell’idoneità all’utilizzazione agricola del suolo è uno strumento importante per valutare le condizioni locali (clima, suolo e terreno) e per poter scegliere adeguatamente le colture.

Patate a Zimmerwald BE
(fonte: Gabriela Brändle, Urs Zihlmann (Agroscope) e Andreas Chervet (Ufficio dell’agricoltura e della natura del Cantone di Berna)

In Svizzera servono circa 400’000-555’000 ettari di terreno campicolo fertile per garantire il sostentamento. Questa superficie equivale quasi al minimo di circa 440’000 ettari previsto dal Piano settoriale delle superfici per l’avvicendamento delle colture (PS SAC) e deve essere protetta tramite contingenti ripartiti tra i Cantoni. La superficie protetta corrisponde quindi a una superficie coltivabile di circa 700 m2 a persona. Diversi studi dimostrano però che in Europa occidentale è necessaria una superficie agricola compresa tra i 1’400 e i 2’100 m2 per il sostentamento di una persona. In Svizzera, per soddisfare le abitudini alimentari di una persona servono circa 1’800 m2 di superficie agricola coltivata, vale a dire quasi il triplo di quella protetta dal PS SAC. Si può dunque ipotizzare che tutti i terreni fertili ancora disponibili siano indispensabili per la sicurezza alimentare in Svizzera.

L’idoneità di un luogo per l’utilizzazione agricola è influenzata essenzialmente da tre fattori: clima, suolo e terreno. Il clima determina la durata del periodo vegetativo, la distribuzione della temperature e delle precipitazioni e pertanto se e quali colture sono potenzialmente coltivabili. Le proprietà del suolo in termini di profondità e struttura determinano le condizioni quadro importanti per i vegetali: il bilancio idrico, la profondità utilizzabile dalle piante, la capacità di immagazzinamento delle sostanze nutritive, l’attività biologica. A queste si aggiungono altre proprietà subottimali del suolo, come la profondità ridotta, il ristagno idrico, l’eccessivo contenuto di pietre o la scarsa capacità di stoccaggio dell’acqua, che possono limitare notevolmente l’utilizzo agricolo. Le proprietà del terreno, come la pendenza, determinano a loro volta se un sito è transitabile da macchine agricole e quale tipo di lavorazione del terreno è possibile.

Dagli anni Novanta, la Svizzera dispone di un manuale di cartografia dei suoli agricoli (disponibile solo in tedesco Kartieranleitung für Landwirtschaftsböden e in francese, Manuel de cartographie des sols agricoles, Brunner et al., 1997), uno strumento per determinare in modo uniforme la qualità del suolo in relazione alla sua idoneità all’utilizzazione agricola. Sulla base di dieci classi di idoneità di utilizzazione (CIU) si può definire la rotazione delle colture più adatta per i diversi luoghi e suoli – da un numero illimitato di colture campicole, alla foraggicoltura, fino ai pascoli estensivi e ai terreni da strame.

Attualmente, il manuale di cartografia e il metodo di valutazione dell’idoneità all’utilizzazione dei terreni sono oggetto di una revisione da parte del CCSuolo e nell’ambito del progetto di revisione KLABS/KA Descrizione, classificazione e cartografia dei suoli in Svizzera. L’obiettivo è quello di valutare in modo trasparente e uniforme l’idoneità all’utilizzazione agricola.