Cartografia del suolo

La cartografia serve a determinarne la distribuzione spaziale, in base alla struttura e alle proprietà. Può essere intesa come un inventario che registra la distribuzione spaziale delle proprietà, le tipologie e la qualità, sia orizzontalmente che verticalmente.

Fornisce importanti carte di base per l’esecuzione e gli aspetti pratici, oltre a essere uno strumento precauzionale per un utilizzo sostenibile del suolo. Non si tratta tuttavia di aspetti di poco conto. Come si potrebbe comprendere nel Programma nazionale di ricerca «Uso sostenibile della risorsa suolo» (PNR68), le informazioni sulla totalità del suolo ricavate dalla cartografia generano un valore aggiunto per la società ben superiore ai costi.

I rilievi pedologici su diverse scale spaziali servono a determinare la distribuzione dei tipi di suolo, le relative proprietà e le condizioni locali secondo criteri uniformi. I criteri standard sono, ad esempio, i tipi di suolo, le rocce di origine dello sviluppo pedologico, i tipi di suolo, le condizioni delle acque sotterranee e di quelle stagnanti o il bilancio dei nutrienti. Questi dati primari possono poi servire per ricavare numerose valutazioni, ad esempio sulla capacità di immagazzinamento dell’acqua, sulla profondità di radicazione effettiva e sul livello di protezione del suolo.

La cartografia vanta una lunga tradizione. Le sue origini risalgono a lavori svolti all’inizio del secolo scorso. Il suo metodo è stato e continua a essere perfezionato al fine di integrare nuovi metodi (tecnici) di rilievo e sviluppi legati alla classificazione. In Svizzera, tuttavia, il servizio cartografico nazionale per il suolo agricolo, istituito oltre 60 anni fa, è stato sciolto nel 1996. Il successivo impegno dei Cantoni per la cartografia del suolo non è assolutamente riuscito a colmare le lacune. Ancora oggi in Svizzera mancano dati sulla qualità e sulle funzioni del suolo svizzero su vasta scala, sia dal punto di vista spaziale che tematico.

Per una cartografia armonizzata a livello nazionale, occorre potenziare i metodi di rilevamento collaudati. A tal fine sono stati avviati o sono in programma i seguenti progetti, in collaborazione con i Cantoni e gli attori dell’economia privata.

  • Revisione della classificazione e delle istruzioni cartografiche della Svizzera sul suolo.
  • Progetti pilota e studi sul campo per l’ulteriore sviluppo delle tecniche cartografiche. Completare l’attuale lavoro pedologico sul terreno con metodi cartografici digitali (ad es., integrazione di metodi di rilevamento diretto e remoto, applicazione di metodi di campionamento intelligenti, sviluppo di veicoli di perforazione meccanica, valutazione di moderni metodi sul campo e in laboratorio per analizzare in maniera efficiente le proprietà del suolo, modelli di previsione spaziale delle proprietà pedologiche).

Inoltre, è importante soddisfare le esigenze via via crescenti degli utenti dei dati sul suolo. In futuro, la cartografia dovrebbe tener conto non solo della funzione di produzione agricola del suolo, ma anche delle diverse esigenze informative di altri gruppi di destinatari in molteplici settori, tra cui: pianificazione del territorio, clima, protezione contro le piene e del suolo, protezione della natura, selvicoltura e biodiversità.